I modelli più recenti prodotti a partire dall’anno 2020 sono stati dotati di software di monitoraggio della batteria. General Motors ha lanciato un secondo aggiornamento alla fine del 2021. Tale aggiornamento è programmato per limitare la carica massima all’80% per diverse migliaia di chilometri, tenendo anche d’occhio eventuali anomalie della batteria.
Avvicinandoci ai giorni nostri, entriamo nel numero di richiamo di sicurezza N242443000. Chiamato 24V-481 dalla National Highway Traffic Safety Administration, l’ultimo richiamo riguarda l’installazione incompleta o errata dell’aggiornamento sopra menzionato. Solo un numero limitato di veicoli potrebbe essere interessato, con GM che ha identificato una popolazione di 66 Bolt EV e 6 Bolt EUV nel mercato statunitense.
Tali veicoli sono stati prodotti per gli anni di modello 2020 al 2022 nel caso della Bolt EV o solo nel 2022 per il suo “sibling” in stile crossover, con date di produzione dal 14 novembre 2019 al 23 giugno 2021. L’installazione incompleta o errata è stata segnalata ai dirigenti di GM tramite Speak Up For Safety, un programma introdotto durante la debacle degli interruttori di accensione. Come breve riepilogo, i totali finali sono 124 morti e 275 feriti causati da interruttori difettosi.
Rivolgendoci nuovamente alla Bolt EV e alla Bolt EUV, il produttore automobilistico con sede a Detroit ha iniziato ad indagare sul presunto problema il 5 aprile 2024. La successiva revisione delle schede di assistenza ha chiarito che alcuni veicoli sono ancora inclini a prendere fuoco, spingendo GM a richiamare i veicoli che erano già stati richiamati nel 2021.
Che pasticcio, eh? Guardando l’immagine più ampia, il produttore con sede a Detroit non ha cercato di nascondere queste installazioni incomplete o errate. Questo era certamente lo standard prima che Mary Barra prendesse il posto di Dan Akerson nel 2013, e ancora di più prima del crollo finanziario che ha visto GM essere salvata con i soldi dei contribuenti da Bush e Obama.
I concessionari sono già stati istruiti a seguire la corretta sequenza di riprogrammazione dei moduli per garantire l’installazione corretta del software diagnostico. Tuttavia, i proprietari dovranno aspettare almeno fino al 5 agosto per ricevere le notifiche per posta. Coloro che sono troppo ansiosi per aspettare così a lungo dovrebbero semplicemente inserire il VIN di 17 caratteri sul sito web di Chevy o sul sito del NTHSA.
Anche venduta come Opel Ampera-e in Europa, la Bolt EV era anche prevista con guida a destra come Ampera-e per il Regno Unito. Quest’ultima non si è concretizzata. Poco dopo che i primi veicoli Ampera-e sono stati spediti ai concessionari, GM ha venduto la sua divisione europea e i suoi marchi a PSA, aprendo così la strada a Stellantis, alias Fiat Chrysler e Groupe PSA che si uniscono.
General Motors è tornata – ufficialmente – in Europa alla fine del 2023 con il nuovo marchio Cadillac incentrato sui veicoli elettrici. Purtroppo, la Cadillac Lyriq basata su BEV3 non è esattamente il miglior SUV elettrico del segmento in questa parte del mondo.