Si scopre che il nostro amore per il pane, la pasta e tutte le cose a base di carboidrati potrebbe non essere solo una voglia moderna: è praticamente codificato in noi! Nuove ricerche suggeriscono che il gene responsabile della digestione degli amidi, AMY1, ha iniziato a duplicarsi molto prima che l’agricoltura esistesse. Tipo, 800.000 anni fa. Secondo lo studio, queste duplicazioni geniche sono stati i primi passi che hanno permesso agli esseri umani di gestire tutti quei deliziosi carboidrati che adoriamo oggi.
“Abbiamo scoperto che più copie del gene dell’amilasi hai, meglio sei nella digestione degli amidi,” dice Omer Gokcumen, uno degli autori dello studio. Fondamentalmente, più copie di questo gene hai, più efficientemente il tuo corpo può elaborare gli amidi—ciao, serata pizza! E questo gene ha avuto un vero vantaggio, apparendo sia nei Neanderthal che nei Denisovani. Chi avrebbe mai pensato che gli antichi umani caricassero di carboidrati molto prima che il primo pane fosse anche solo un’idea?
Lo studio ha rivelato che i primi esseri umani, cacciatori-raccoglitori risalenti a 45.000 anni fa, avevano fino a otto copie del gene AMY1. Questo molto prima che campi di grano o risaie punteggiassero il paesaggio. Quindi, non è stata l’agricoltura a far scattare la nostra ossessione per i carboidrati: è sempre stata parte del nostro DNA. E non eravamo solo noi; anche gli animali domestici che frequentavano i primi agricoltori avevano un aumento delle copie di AMY1. Chiaramente, i carboidrati erano vita, anche allora.
Per quanto riguarda il motivo per cui questo è importante? Dimostra quanto gli esseri umani siano stati adattabili con la loro dieta, e il gene AMY1 ha giocato un grande ruolo in questo. Quindi, la prossima volta che ti godi una ciotola di pasta, sappi solo che non è solo un cibo confortante; è un’evoluzione!