In una dichiarazione infuocata rilasciata da dietro le sbarre, Steve Bannon, ex stratega principale di Donald Trump, ha dichiarato che la candidatura presidenziale della vicepresidente Kamala Harris è destinata al fallimento a causa della sua incapacità di agire sulla riforma della giustizia penale. Bannon, vicino alla fine di una pena detentiva di quattro mesi, ha affermato con audacia che Harris ha alienato gli uomini neri e ispanici, gruppi di elettori critici necessari per assicurarsi la vittoria negli stati chiave.
Bannon, incarcerato a Danbury, Connecticut, ha accusato Harris di non aver implementato il First Step Act di Trump, una legge di riforma della giustizia penale che mira a ridurre le pene per i trasgressori non violenti. “Harris ha fatto politica con le vite delle persone,” ha tuonato Bannon, prevedendo che la sua incapacità di attuare completamente la legge le costerà le elezioni. Ha sottolineato la frustrazione degli uomini neri e ispanici, che secondo lui sono stati colpiti in modo sproporzionato dagli sforzi di riforma bloccati.
Nonostante Harris avesse sostenuto il First Step Act come senatrice, Bannon afferma che non è riuscita a garantire la sua corretta attuazione, lasciando migliaia di detenuti idonei, compreso se stesso, in prigione più a lungo del necessario. Ha sostenuto che questa negligenza comporterebbe una perdita di voti cruciali negli stati in bilico come Pennsylvania, Michigan e Georgia, dove gli elettori minoritari sono fondamentali per la vittoria.
Con i sondaggi che mostrano Trump guadagnare terreno tra gli elettori neri e ispanici, e il vantaggio di Harris che si riduce a poche settimane dalle elezioni, la dichiarazione di Bannon dalla prigione aggiunge combustibile all’intensa tempesta politica già in corso intorno alla corsa del 2024. Il tempo sta per scadere per Harris mentre combatte contro le crescenti critiche e una base elettorale in diminuzione in questa elezione cruciale.