Il piccolo attaccante dei Denver Nuggets, Michael Porter Jr., ha recentemente condiviso la sua prospettiva sulla discrepanza salariale tra i giocatori NBA e WNBA. In un’intervista al podcast “The Pivot”, Porter Jr. ha riconosciuto che la WNBA non ha lo stesso livello di pubblico e contratti televisivi della NBA, il che porta a guadagni inferiori per le giocatrici di basket professioniste. Sebbene lui sostenga il rispetto e il talento delle donne nello sport, crede che il pagamento equo non sia fattibile a causa delle differenze nei ricavi. Tuttavia, suggerisce di trovare modi per permettere alle giocatrici della WNBA di guadagnare un reddito aggiuntivo, poiché sono atlete altamente qualificate.
Nonostante i commenti ragionevoli di Porter Jr., molte persone hanno scelto di deriderlo per il suo punto di vista. Vale la pena notare che la maggior parte delle giocatrici della WNBA è in realtà d’accordo con lui. La stella delle Las Vegas Aces, Kelsey Plum, ha espresso la sua opinione secondo cui le giocatrici della WNBA non dovrebbero guadagnare gli stessi stipendi delle superstar NBA, ma dovrebbero ricevere una giusta quota dei ricavi. Ha evidenziato il problema di non ricevere alcun compenso dalle vendite delle loro magliette, sottolineando la necessità di una distribuzione più equa dei profitti.
Sebbene possa sembrare semplice affrontare queste preoccupazioni, le dinamiche finanziarie dietro le quinte complicano le cose. La NBA sovvenziona la WNBA per garantirne l’esistenza, poiché la lega ha storicamente subito perdite significative. Per mitigare queste perdite, la NBA ha stabilito un accordo di condivisione dei ricavi con la WNBA. Tuttavia, questo accordo è subordinato al raggiungimento da parte della WNBA di un obiettivo di ricavi stabilito prima di ogni stagione. Solo dopo aver superato questo obiettivo la WNBA riceve una divisione 50-50 con la NBA, che viene poi condivisa con le giocatrici.
Questo accordo, sebbene equo data le sfide finanziarie affrontate dalla WNBA, evidenzia la natura rischiosa dell’investimento nella lega. Se la WNBA non riesce a raggiungere l’obiettivo di fatturato, tutto il denaro va a coprire l’investimento della NBA. D’altra parte, se la WNBA supera l’obiettivo, il surplus viene diviso tra la NBA e i giocatori. Considerando le difficoltà finanziarie della WNBA, questo accordo garantisce un livello di finanziamento che non si vede spesso in aziende che operano in perdita.
Se è ragionevole esplorare ulteriori opportunità per i giocatori della WNBA di guadagnare un reddito extra al di fuori del gioco, è essenziale riconoscere il ruolo significativo che la NBA svolge nel sostenere la WNBA. Senza il supporto della NBA, la WNBA non esisterebbe, creando un divario retributivo ancora più ampio per le giocatrici professioniste di basket.