Il 400° Gran Premio di Fernando Alonso non è iniziato come sperava, con una bandiera rossa durante il Q2 al GP di Città del Messico che ha rovinato la sua possibilità di un posto nella top-10 in griglia. Il veterano dell’Aston Martin, che alla fine ha qualificato 13°, è rimasto frustrato poiché il momento fuori pista di Yuki Tsunoda ha interrotto il suo ultimo giro veloce. Alonso credeva di essere sulla buona strada per un buon finale nel Q2, dicendo: “Ero due decimi e mezzo più veloce rispetto al mio tempo precedente, quindi penso che P8 o P9 fosse possibile.”
Il weekend di Alonso in Messico è stata una battaglia in salita, con difficoltà nelle prove libere che hanno sollevato dubbi sulle sue possibilità del sabato. Ma il due volte campione del mondo ha sentito che la sua forma era migliorata durante le qualifiche, spiegando che l’auto si sentiva “molto meglio rispetto alle prove.” Nonostante un difficile FP3, dove ha concluso 15°, Alonso si è trovato più a suo agio durante le qualifiche. “Non abbiamo cambiato molto, a dire il vero,” ha condiviso, notando i minimi aggiustamenti del team. “Dobbiamo esaminare un po’ di numeri e i piccoli cambiamenti che abbiamo fatto perché l’auto si sentiva molto meglio in qualifica, quindi scopriamo perché.”
L’Aston Martin ha vissuto una stagione incoerente, soprattutto con il ritmo di gara, ma Alonso rimane ottimista riguardo alla battaglia di domenica nonostante la sua posizione di partenza a metà gruppo. Consapevole delle esigenze del circuito e della dura lotta che lo attende, è concentrato nel spingere in avanti. “Vediamo,” ha detto Alonso riguardo alla sua prospettiva di gara. “Normalmente il sabato è un po’ meglio della domenica per noi; abbiamo sempre più difficoltà con il ritmo di gara, quindi non mi aspetto miracoli, ma allo stesso tempo, sono pronto a combattere.”
In una gara che richiederà gestione delle gomme, attenta refrigerazione del motore e strategia, Alonso vede semplicemente il traguardo come un traguardo. “Vedere la bandiera a scacchi sarà una priorità assoluta,” ha commentato, ben consapevole che i punti potrebbero essere difficili da ottenere. Tuttavia, la gara di pietra miliare dello spagnolo è una testimonianza della sua resilienza e del suo impegno a competere, pronto a farsi strada e a celebrare 400 gare lottando nel gruppo.