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La squalifica che ha portato alla perdita della vittoria di Antonio Felix da Costa al Misano E-Prix ha creato tensioni tra la Porsche e la FIA. La questione deriva da un catalogo di pezzi prodotto da Spark Racing Technologies (SRT), fornitore ufficiale di auto e pezzi per la Formula E. Quando la stagione Gen3 è iniziata nel gennaio del 2023, la SRT non aveva abbastanza pezzi da fornire a tutte le squadre, quindi hanno incluso alcuni pezzi Gen2 nel catalogo, tra cui la molla dell’ammortizzatore dell’acceleratore nello standard Gen2. La differenza chiave tra le due molle è che la molla Gen2 è rivestita, mentre la molla Gen3 non è rivestita ed è più costosa. La questione dei pezzi è stata risolta nel secondo anno delle regolamentazioni Gen3, e i pezzi progettati per Gen3 sono diventati facilmente disponibili. Tuttavia, quando è stato emesso un nuovo catalogo della SRT, la rimozione della vecchia molla non è stata evidenziata, portando le squadre, inclusa la Porsche, a utilizzare la vecchia molla per tutta la Stagione 10. La FIA ha effettuato controlli casuali sulla molla dell’acceleratore dopo il primo Diriyah E-Prix a gennaio. Anche se ci sono differenze sottili tra le molle Gen2 e Gen3, non c’è alcun vantaggio prestazionale nell’utilizzare la vecchia molla. La Porsche e la FIA hanno avuto conflitti precedenti, che hanno ulteriormente intensificato la situazione attuale. La Porsche sta valutando di presentare un ricorso ufficiale contro la squalifica, ma indipendentemente da qualsiasi vantaggio prestazionale, l’uso della vecchia molla non è consentito secondo il Codice Sportivo Internazionale. Incidenti precedenti nella Formula E hanno portato sia a squalifiche che a multe, sollevando interrogativi sulla gravità della penalità di da Costa. Il risultato di una possibile sfida legale e le implicazioni a lungo termine per la Porsche nella Formula E rimangono incerte. La situazione ha suscitato emozioni contrastanti tra coloro coinvolti nello sport, con il CEO della Formula E, Jeff Dodds, che ha espresso simpatia per da Costa e preoccupazione per l’immagine dello sport.