Il pilota della Williams, Alex Albon, non ha risparmiato critiche nei confronti di Kevin Magnussen della Haas dopo il Gran Premio d’Olanda, accusando il danese di “superare il limite” con quello che ha descritto come tattiche di guida difensive “pericolose”. L’incidente è avvenuto mentre Magnussen, partito dalla corsia dei box, aveva il compito di ostacolare i piloti avversari per favorire il suo compagno di squadra Nico Hulkenberg.
La guida difensiva di Magnussen ha portato a una sequenza drammatica in cui Albon, insieme a Pierre Gasly, Fernando Alonso e Lance Stroll, è stato costretto a navigare tra un blocco stradale alla curva 1. Albon ha immediatamente espresso la sua frustrazione sulla radio della squadra, evidenziando la natura pericolosa delle manovre di Magnussen.
Riflettendo sull’incidente, Albon ha fatto un parallelo con il Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2021, in cui Magnussen è stato penalizzato per una guida altrettanto aggressiva. “Kevin è un grande giocatore di squadra, ma c’è un limite. Stava frenando nel mezzo delle curve veloci, rendendo la situazione davvero pericolosa. Questo è superare il limite”, ha affermato Albon.
Le preoccupazioni di Albon sono state condivise da Gasly, che è stato altrettanto critico sulle tattiche di Magnussen. “Non ho mai visto qualcuno rallentare alla curva 14 o usare la prima marcia alla curva 12. È pericoloso e potrebbe facilmente portare a un incidente”, ha commentato Gasly.
Nonostante la sua frustrazione, Albon ha riconosciuto la strategia dietro le azioni di Magnussen, riconoscendo l’intensa competizione tra le squadre di metà classifica per le ultime posizioni paganti. “Per squadre come noi, il nono e il decimo posto sono incredibilmente preziosi. Ogni squadra lo fa: sacrificare un pilota per aiutare l’altro. Ma c’è una linea sottile, e quella linea è stata superata oggi”, ha detto Albon.
L’incidente ha riaccendere il dibattito sul sistema di punti attuale della F1, con alcuni piloti e team che sostengono la necessità di assegnare un range più ampio di punti, potenzialmente riducendo la necessità di tattiche così aggressive. Tuttavia, una proposta di estendere i punti ai primi 15 classificati è stata respinta in un recente incontro della Commissione F1, il che significa che le battaglie accanite per le posizioni che pagano punti continueranno probabilmente.
Come stanno le cose, Magnussen è ancora a soli due punti di penalità da una squalifica dalla gara, e i commenti di Albon senza dubbio aumenteranno l’attenzione sul comportamento del pilota della Haas in pista. Con le preoccupazioni per la sicurezza in aumento, la pressione è sul corpo di governo della Formula 1 per rivedere il suo approccio alla sorveglianza della guida difensiva prima che si verifichi un grave incidente.