In un sviluppo sorprendente, quasi 1.900 pagine di documenti pesantemente redatti nel caso di interferenza elettorale di Donald Trump del 2020 sono state rese pubbliche, offrendo un piccolo sguardo sulle prove che i pubblici ministeri utilizzeranno se il caso arriverà a processo. Rilasciati dalla giudice Tanya Chutkan, questi file—raccolti dal team del procuratore speciale Jack Smith—comprendono materiali chiave come screenshot dei post sui social media di Trump e una trascrizione del suo infame video messaggio del 6 gennaio, in cui ha detto ai rivoltosi del Campidoglio: “vi vogliamo bene” e “siete molto speciali”.
Sebbene la maggior parte delle pagine rimanga oscurata, nascondendo testimonianze di gran giuria e altri dettagli critici sotto le regole di segretezza, il contenuto rilasciato fa luce su prove familiari. Questo include passaggi dal libro dell’ex vicepresidente Mike Pence e estratti dalla telefonata di Trump in cui premeva sui funzionari della Georgia per “trovare” abbastanza voti per ribaltare la sua sconfitta elettorale del 2020. Anche la lettera di Pence del 6 gennaio, in cui dichiarava di non poter decidere unilateralmente quali voti elettorali conteggiare, è tra i documenti rivelati.
I pubblici ministeri sostengono che questo tesoro supporta il loro caso secondo cui Trump non è immune da persecuzione per il suo ruolo nel caos che circonda le elezioni. Il team legale di Trump ha lottato per bloccare il rilascio, affermando che era troppo vicino alle prossime elezioni, ma Chutkan ha respinto queste preoccupazioni, rifiutando di lasciare che il calendario politico interferisse con l’accesso del pubblico alle informazioni. Con il caso che si intensifica, queste prove sicuramente susciteranno ancora più dibattito nei prossimi mesi mentre Trump continua la sua campagna presidenziale del 2024.