In un nuovo avviso sorprendente, si esorta gli europei a fare scorte di forniture di emergenza poiché cresce il rischio di conflitto con la Russia. Questo appello all’azione, delineato in un rapporto di Sauli Niinistö, Consigliere speciale del Presidente della Commissione Europea, sottolinea la necessità per le famiglie nell’Unione Europea di prepararsi a potenziali interruzioni in caso di guerra o altre crisi. Pubblicato da Newsweek, il rapporto sottolinea che l’Europa deve “passare dalla reazione alla preparazione proattiva.”
Il rapporto dell’UE raccomanda che le famiglie europee siano pronte a sostenersi per almeno 72 ore in caso di emergenza, consigliando di tenere a disposizione forniture essenziali come cibo, acqua, medicine, torce e radio a batteria. La direttiva arriva in mezzo a crescenti preoccupazioni per l’aggressione russa, dopo quasi tre anni di conflitto in Ucraina e tensioni tra la Russia e i paesi allineati alla NATO nell’Europa orientale.
Un “Campanello d’Allarme” per la Sicurezza dell’Europa
Il rapporto evidenzia le vulnerabilità dell’Europa, esposte sia dalla pandemia di COVID-19 che dall’invasione russa dell’Ucraina. Riconoscendo le lacune nella preparazione dell’UE, il rapporto chiede agli Stati membri di stabilire linee guida chiare su come fare scorte, procedure di evacuazione e accesso ai servizi di emergenza. Questo passaggio dalla gestione reattiva a quella proattiva delle crisi è visto come essenziale per salvaguardare i cittadini europei e mantenere l’integrità territoriale dell’UE.
“Non abbiamo un piano chiaro su cosa farà l’UE in caso di aggressione armata contro uno Stato Membro,” afferma il rapporto, identificando l’aggressione russa come una minaccia principale per la sicurezza europea. “La minaccia di guerra rappresentata dalla Russia ci costringe ad affrontare questo come un elemento centrale della nostra preparazione.”
Andrius Kubilius, membro del Parlamento europeo e recentemente nominato Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, ha ripetuto questo sentimento, descrivendo l’aggressione della Russia come un “campanello d’allarme” che ha rivelato l’urgente necessità del blocco di strategie di sicurezza unite.
Costruire l’Autonomia nell’UE
Il rapporto sostiene di dare potere ai cittadini dell’UE aumentando la consapevolezza sull’autonomia e la preparazione alle emergenze. I funzionari credono che assicurando che ogni famiglia sia in grado di gestire almeno tre giorni di isolamento, l’UE possa mitigare alcuni degli shock iniziali in caso di crisi di sicurezza. Per molti, questo cambiamento simboleggia un riconoscimento della crescente necessità di resilienza dell’Europa in mezzo all’incertezza geopolitica.
Oltre alla preparazione individuale, il rapporto propone iniziative più ampie a livello dell’UE per rafforzare la risposta alle crisi. In particolare, suggerisce di dedicare almeno il 20% del budget totale dell’UE alla sicurezza e alla prontezza alle emergenze e di migliorare i quadri di condivisione delle informazioni tra gli Stati membri. Questa allocazione proposta segnerebbe un impegno significativo verso la preparazione alle crisi, riflettendo il cambiamento dell’UE verso la priorità della sicurezza su scala continentale.
Fronte Unito Contro le Minacce Esterne
Il rapporto sottolinea che un attacco a qualsiasi stato membro dell’UE avrebbe impatti di vasta portata in tutto il blocco, enfatizzando la natura interconnessa della sicurezza europea. “L’integrità territoriale e l’indipendenza politica di ogni Stato Membro è inestricabilmente legata a quella di altri Stati Membro e dell’UE nel suo complesso,” afferma il rapporto, sottolineando la necessità di misure di difesa collettiva.
La richiesta di azione di Niinistö risuona con i leader e i cittadini europei, con molti che vedono questo passo come un riconoscimento di un ambiente di sicurezza in rapida evoluzione. Il cambiamento dell’UE verso una pianificazione della sicurezza proattiva impedirà conflitti potenziali, o è semplicemente un adattamento necessario a un mondo sempre più incerto?
Le fonti per questo articolo includono:
Rapporti di Newsweek, dichiarazioni di funzionari dell’UE e pubblicazioni recenti della Commissione Europea.