“Non vogliamo più avere nulla a che fare con questa guerra,” dichiara il Primo Ministro slovacco Robert Fico durante un’intervista online controversa con la propagandista russa Olga Skabeyeva.
In una mossa che ha fatto vibrazioni nei circoli internazionali, il Primo Ministro slovacco Robert Fico ha partecipato a un’intervista online con Olga Skabeyeva, una nota propagandista russa, il 30 ottobre 2024. L’intervista, di cui sono stati condivisi estratti sul canale Telegram di Skabeyeva, ha acceso intense polemiche riguardo alla posizione della Slovacchia sul conflitto in corso in Ucraina e il suo impegno verso la NATO e l’Unione Europea.
Fico, membro sia della NATO che dell’UE, ha una storia di dichiarazioni provocatorie riguardo all’Ucraina e alla guerra, spesso rispecchiando le narrazioni di Mosca. Durante l’intervista, ha criticato il continuo aiuto militare all’Ucraina, descrivendo il supporto occidentale come “noioso” e esprimendo il desiderio di disimpegnarsi dal conflitto. “Ecco le vostre armi, ecco i vostri soldi, combattete, ma non annoiateci con questo,” ha affermato Fico, evidenziando il suo scetticismo verso un coinvolgimento occidentale sostenuto.
Affrontando le esplosioni contro il gasdotto Nord Stream, Fico ha negato con veemenza qualsiasi coinvolgimento ucraino, etichettando tali accuse come “nonsense.” Questa posizione è in linea con gli sforzi di disinformazione russa, nonostante gli investigatori tedeschi abbiano implicato nel settembre 2022 un gruppo di cittadini ucraini, tra cui funzionari di alto rango come l’ex Comandante in Capo Valerii Zaluzhnyi. Kyiv ha costantemente respinto queste affermazioni, attribuendo il sabotaggio invece a operatori russi.
Fico ha anche riesaminato i falliti negoziati del 2022 tenutisi in Bielorussia e Turchia, suggerendo che autentici accordi fossero sul tavolo che avrebbero potuto porre fine alla guerra immediatamente. Ha criticato l’approccio occidentale, implicando che la fornitura di armi e supporto finanziario all’Ucraina fosse una tattica per evitare risoluzioni diplomatiche significative.
Inoltre, Fico ha annunciato la sua intenzione di partecipare alle celebrazioni del Giorno della Vittoria a Mosca del 9 maggio, commemorando la fine della Seconda Guerra Mondiale. Questa decisione è stata accolta con scetticismo e preoccupazione tra gli alleati della Slovacchia nella NATO, sollevando interrogativi sull’impegno della Slovacchia nei principi di difesa collettiva e sull’unità dell’alleanza.
Kris Osborn, presidente di Warrior Maven ed ex esperto del Pentagono, ha commentato la situazione: “L’allineamento di Fico con la propaganda russa mina la solidarietà della NATO e pone sfide significative all’unità occidentale nell’affrontare il conflitto in Ucraina.”
L’intervista sottolinea il delicato equilibrio che i membri della NATO devono mantenere tra interessi nazionali e obblighi di sicurezza collettiva. L’apparente cambiamento della Slovacchia verso una retorica allineata alla Russia presenta sfide per l’alleanza, specialmente mentre il conflitto in Ucraina continua a richiedere un supporto unificato dalle nazioni occidentali.
Poiché le tensioni globali rimangono elevate, la comunità internazionale osserva da vicino, preoccupata per le implicazioni di tali endorsement pubblici delle narrazioni russe da parte di un leader della NATO. La situazione evidenzia le complessità della politica di alleanza e il potente influsso della propaganda nella formazione delle politiche nazionali e internazionali.
Fonte: Approfondimenti e analisi basati sulle dichiarazioni di Kris Osborn, Presidente di Warrior Maven, e reportage di The Kyiv Independent.