Nel mondo ad alto rischio della Formula 1, le penalità controverse possono accendere intensi dibattiti, e la penalità di 20 secondi inflitta a Max Verstappen al Gran Premio del Messico ha fatto proprio questo. Mentre i fan e gli analisti sono divisi sull’opportunità della penalità, l’ex pilota di F1 e steward del GP messicano Johnny Herbert sostiene la decisione, affermando che la guida aggressiva di Verstappen è andata troppo oltre e ha bisogno di conseguenze.
“Stile di guida di Verstappen era al limite o oltre? Sì, lo era,” ha dichiarato Herbert, condividendo candidamente che lo stile del campione della Red Bull ha superato una linea. “Portare un altro pilota fuori pista è un assoluto no-no—non solo per me, ma per i piloti attuali e passati, e certamente per gli steward.”
Le osservazioni di Herbert riflettono la crescente pressione nella lotta per il titolo di Verstappen con Lando Norris della McLaren, che si sta avvicinando. La penalità di 20 secondi per Verstappen è arrivata dopo aver costretto Norris a uscire di pista due volte durante la loro battaglia. Gli ufficiali di gara hanno inflitto due penalità di 10 secondi, citando le “manovre pericolose” di Verstappen come un’interferenza diretta con la gara di Norris e, per estensione, con la lotta per il titolo.
Herbert ha lodato la decisione come necessaria per mantenere il fair play, dichiarando: “La mentalità di Max, specialmente in Messico, sembrava concentrata sull’impedire ai suoi rivali piuttosto che semplicemente guidare pulito. A questo punto del campionato, è chiaro che non ha bisogno di ricorrere a queste tattiche—è un pilota eccezionale.” L’ex pilota ha espresso frustrazione per l’approccio di Verstappen, affermando che il suo stile di vincere a tutti i costi potrebbe influenzare negativamente la corsa al titolo.
La penalità non è stata priva di controversie, tuttavia. Molti hanno sostenuto che Lando Norris aveva ricevuto solo una penalità di cinque secondi per un’infrazione simile a COTA una settimana prima. Herbert ha affrontato l’incoerenza, notando che mentre le situazioni variano, “le manovre di Verstappen erano più aggressive, più calcolate. La penalità di 20 secondi era appropriata in questo caso.”
Herbert, che ha servito insieme a ufficiali di varie nazionalità, ha respinto le accuse di parzialità da parte dei commissari britannici, aggiungendo: “Suggerire parzialità è ridicolo. Seguiamo le linee guida della FIA, e il pannello dei commissari in Messico era vario. Ogni decisione è attentamente ponderata e focalizzata sul mantenimento dell’integrità in pista.”
Guardando avanti al Gran Premio di São Paulo di questo fine settimana, che include una Sprint Race, Herbert ha promesso lo stesso livello di scrutinio e coerenza: “Abbiamo le linee guida, e giudicheremo gli eventi in Brasile proprio come abbiamo fatto per tutta la stagione. Non c’è alcun piano di cambiare il modo in cui gestiamo queste gare.”
Per quanto riguarda la corsa al titolo, Herbert ha riconosciuto la difficile battaglia di Norris, con Verstappen che mantiene ancora un vantaggio significativo. “Può Norris raggiungere Max? È difficile. Potrebbe aver bisogno che Verstappen subisca un problema meccanico per ridurre il divario. Ma con la velocità della McLaren e la resurrezione della Ferrari, ci aspetta un finale emozionante di stagione.”