L’uso da parte della FIA di ex piloti di F1 come commissari di gara ha scatenato una nuova ondata di critiche, specialmente dopo le recenti penalizzazioni inflitte a Max Verstappen. Jos Verstappen, padre del tre volte campione del mondo, ha lanciato una dura critica alla FIA, evidenziando quella che vede come una gestione dei commissari parziale e incoerente che influisce ingiustamente sulla lotta per il campionato.
La controversia ruota attorno a due recenti incidenti ad Austin e in Messico, dove Max Verstappen ha affrontato penalizzazioni nelle sue accese battaglie con Lando Norris della McLaren. Ad Austin, fan e analisti hanno messo in dubbio la decisione di non penalizzare Verstappen per aver spinto Norris fuori pista, mentre Norris stesso è stato penalizzato per un sorpasso al di fuori dei limiti della pista. Poi, in Messico, Verstappen ha ricevuto due penalizzazioni di 10 secondi per infrazioni fuori pista, che Jos Verstappen ha ritenuto esagerate.
Uno dei principali obiettivi della frustrazione di Jos è l’ex pilota di F1 e commissario Johnny Herbert, che secondo lui ha mostrato favoritismi nei confronti di Norris. “Si tratta di chiarezza, coerenza e obiettività,” ha sottolineato Jos, suggerendo che gli ex piloti potrebbero portare pregiudizi personali nei loro ruoli di commissari. Crede che gli ex piloti, specialmente quelli con legami nazionali, non possano sempre rimanere imparziali, e desidera vedere la FIA adottare un approccio più professionale e obiettivo.
“Se hai sempre le stesse persone, otterrai sempre le stesse decisioni. È semplicemente meglio,” ha dichiarato Jos, chiedendo commissari nominati dalla FIA che comprendano le corse ma rimangano distaccati da qualsiasi interesse personale. Ha sostenuto che la Formula 1 ha bisogno di un sistema professionale simile a quello del calcio, dove gli arbitri della FIFA ricevono formazione e supervisione.
Johnny Herbert ha risposto alle critiche, affermando il suo diritto di esprimere le proprie opinioni al di fuori del suo ruolo ufficiale. “Ognuno ha un’opinione,” ha detto Herbert. “Perché non posso farlo quando non sono in pista? La pista è stato il mio mondo per 50 anni. Se non sono del tutto d’accordo con ciò che vedo in pista, lo dirò. Non è solo Max. Criticherò chiunque se ritengo che sia giustificato.”
Per Max Verstappen, tuttavia, le critiche sembravano alimentare la sua determinazione. Dopo aver conquistato una vittoria impressionante in Brasile partendo dalla 17ª posizione sulla griglia, Verstappen ha inviato un chiaro messaggio ai suoi critici, dimostrando che la sua performance in pista parla più forte di qualsiasi dibattito sul suo stile di guida o sulle penalità. Con la corsa al campionato più intensa che mai, è probabile che le richieste di riforma della FIA continuino, poiché piloti e squadre chiedono maggiore chiarezza e imparzialità nelle decisioni dei commissari.