In un passo cruciale verso la trasformazione della logistica militare, Airbus U.S. Space & Defense ha completato con successo la prima dimostrazione del suo elicottero drone Lakota UH-72 per il Corpo dei Marine degli Stati Uniti. L’evento, tenutosi presso la Marine Corps Air Station New River e Camp Lejeune il 15 ottobre 2024, ha messo in mostra l’innovativo sistema di Aerial Logistics Connector (ALC), che mira a rivoluzionare la consegna delle forniture in ambienti difficili e dispersivi.
Progettato per operare in modo autonomo, il drone Lakota UH-72 può consegnare forniture essenziali senza le vulnerabilità del trasporto tradizionale, garantendo operazioni sostenute per le truppe in aree remote o contestate. Le capacità del drone sono state dimostrate dal suo trasporto di carico specializzato, cruciale per soddisfare le esigenze logistiche del Corpo dei Marine. Rob Geckle, Jr., CEO di Airbus U.S. Space & Defense, ha sottolineato l’importanza del feedback diretto da parte del personale militare, affermando: “Integrare il feedback dei combattenti in questa fase del contratto garantisce che stiamo soddisfacendo tutti i requisiti e ci fornisce intuizioni preziose per offrire le giuste capacità al Corpo dei Marine degli Stati Uniti.”
Questo test fa parte del programma Middle Tier of Acquisition (MTA), volto ad accelerare il dispiegamento di tecnologie all’avanguardia per le forze statunitensi. Nell’ambito di questa iniziativa, Airbus è incaricata di fornire prototipi per test nel mondo reale. I risultati di questi trial guideranno le future decisioni sul potenziamento della produzione del drone, potenzialmente consolidando il suo ruolo nel framework logistico del Corpo dei Marine.
Il drone UH-72B Lakota, basato sulla versione con pilota introdotta nell’Esercito nel 2021, presenta aggiornamenti significativi come un rotore di coda in stile Fenestron e un motore a controllo digitale, migliorando le prestazioni di sollevamento e riducendo le necessità di manutenzione. Capace di volare a 135 nodi con un raggio di azione di 350 miglia nautiche e un carico utile di 4.000 libbre, l’UH-72B è posizionato per diventare un punto di svolta per la logistica sul campo.
La promessa del sistema ALC risiede non solo nelle sue avanzate capacità autonome, ma anche nella sua adattabilità. Con futuri miglioramenti, il drone sarà in grado di adattare dinamicamente i percorsi o reagire autonomamente alle minacce, rendendolo uno strumento prezioso per missioni in regioni altamente contese dove gli aerei pilotati da esseri umani affrontano rischi significativi.
Questa dimostrazione segue l’accordo Fase I di Airbus con il Naval Air Systems Command (NAVAIR), assegnato sotto l’Other Transactional Authority (OTA). Questo contratto, emesso a maggio 2024, segnala il crescente focus del Dipartimento della Difesa nel migliorare la logistica in ambienti dispersi, in particolare sotto la strategia Expeditionary Advanced Base Operations (EABO) del Corpo dei Marines. Man mano che gli impegni militari evolvono, la capacità di fornire rifornimenti in ambienti austeri e ostili diventa sempre più critica, e Airbus mira ad affrontare questa sfida direttamente.
Man mano che ulteriori test vengono condotti nel 2024 e 2025, le prestazioni del Lakota UH-72B saranno monitorate da vicino per garantire che soddisfi le esigenze in continua evoluzione del Corpo dei Marine degli Stati Uniti. Se questi esperimenti si rivelassero successosi, Airbus potrebbe trovarsi a guidare la carica nella prossima generazione di logistica militare, offrendo un futuro in cui i droni, e non i convogli o gli aerei pilotati, assicurano il flusso di forniture vitali sul campo di battaglia.
La capacità del sistema ALC di consegnare autonomamente forniture, ridurre il rischio umano e migliorare la flessibilità operativa segna un salto significativo nella logistica militare, specialmente per il Corpo dei Marine degli Stati Uniti. Con la sua capacità di operare in ambienti contestati e ostili e il suo potenziale di efficienza economica nel tempo, il drone UH-72B Lakota potrebbe ridefinire il modo in cui le operazioni militari vengono sostenute sul campo per gli anni a venire.