Por dentro, a história repete-se, com um habitáculo que não só é espaçoso, como também é bem construído, com materiais de qualidade e um bom nível de acabamentos. Destaque, ainda, para o ecrã tátil de 12,8 polegadas, que concentra a maioria das funções do veículo, desde o sistema de infoentretenimento até às configurações do carro.
Quanto à motorização, o BYD Seal está disponível com duas opções: uma versão totalmente elétrica, com uma potência máxima de 163 cv e uma autonomia de até 505 km (WLTP), e uma versão híbrida plug-in, que combina um motor a gasolina com um motor elétrico, para uma potência combinada de 225 cv e uma autonomia elétrica de até 78 km (WLTP).
Em termos de equipamento, destaque para os sistemas de assistência à condução, como o cruise control adaptativo, o sistema de travagem de emergência, o assistente de faixa de rodagem e o sistema de reconhecimento de sinais de trânsito.
O BYD Seal já está disponível para encomenda em Portugal, com preços a partir de 34 900 euros para a versão elétrica e 44 900 euros para a versão híbrida plug-in.
In particolare, in cui le immagini continueranno a valere più di mille parole, ciò che meglio illustrerà il buon lavoro svolto dal team guidato da Wolfgang Egger (ex responsabile del design di Alfa Romeo, Audi e Lamborghini), in questi tre volumi a quattro porte, con una lunghezza di 4,8 m, sarà l’affermazione che, con un altro emblema montato sul cofano, di un marchio con un’altra storia, tradizione e reputazione, non sarebbero pochi quelli che metterebbero in dubbio di avere tra le mani un prodotto proveniente dalla Cina… È certo che le linee esterne hanno anche meriti nel campo dell’efficienza, in particolare l’aerodinamica, come dimostra un Cx di soli 0,219.
Pleasante sorpresa
Non meno sorprendenti, anzi tutto il contrario, sono gli attributi dell’abitacolo della Seal. La maggior parte delle plastiche utilizzate mostra un alto livello di qualità, così come le relative finiture, e non mancano nemmeno le applicazioni e i rivestimenti in materiali più pregiati, il che, insieme a una decorazione sobria, discreta ma elegante, contribuisce molto a creare un ambiente interno molto accogliente. Allo stesso tempo, l’abitabilità è molto generosa e lo spazio per riporre i bagagli non è stato dimenticato, con il bagagliaio che offre una capacità di 400 litri, a cui si aggiunge, nella versione a trazione anteriore e con un solo motore, un “frunk” (lo spazio sotto il cofano anteriore) di 53 litri.
Come era prevedibile, la tecnologia a bordo non manca. Di serie, offre non solo un completo set di sistemi avanzati di assistenza alla guida, ma anche un sistema audio Dynaudio con dodici altoparlanti e un sistema di infotainment molto evoluto e completo, controllato tramite uno schermo rotante (un vero e proprio marchio di fabbrica dei modelli BYD, che può essere posizionato sia in orizzontale che in verticale con una semplice pressione di un pulsante) da 15,6″, completato dal quadro strumenti digitale con un display LCD da 10,25″.
Per quanto riguarda la meccanica, è importante sottolineare che il Seal si basa, come i suoi fratelli di gamma, sulla piattaforma e.platform 3.0, specificamente e appositamente creata per veicoli a trazione completamente elettrica. Uno dei suoi principali attributi è la tecnologia Cell-to-Body (CTB), in cui la batteria fa parte integrante del telaio, il che comporta importanti vantaggi non solo in termini di sicurezza (specialmente in caso di collisione), ma anche di rigidità strutturale (nel Seal, la rigidità torsionale è di un impressionante 40.500 Nm/°), che porterà anche benefici in termini di dinamica, come si vedrà più avanti.
Passando alla batteria agli ioni di litio, che utilizza come materiale catodico il fosfato di ferro-litio (LFP), è ovviamente la celebre Blade Battery, con celle a forma di lama e non cilindriche come è più comune, una soluzione che le permette di essere più compatta, ottimizzando così sia l’abitabilità e la capacità del bagagliaio, sia la distribuzione del peso sui due assi e il centro di gravità. Con una capacità di 82,5 kWh, può essere ricaricata rapidamente fino a 150 kW, consentendo di recuperare dal 30% all’80% della carica in soli 26 minuti.
In questo avvio di commercializzazione, il Seal sarà proposto in due versioni, che si differenziano fin da subito per la meccanica. Nella versione più accessibile Seal Design, con motore e trazione posteriore, i 313 CV di potenza permettono di annunciare 5,9 secondi da 0 a 100 km/h, e una velocità massima limitata a 180 km/h, con un’autonomia nel ciclo WLTP di 570 km. Mentre nel Seal Excellence lo stesso motore posteriore è completato da un motore anteriore da 271 CV, che garantisce la trazione integrale, e una potenza combinata di 530 CV, sufficiente per raggiungere i 0-100 km/h in 3,8 secondi (la velocità massima di 180 km/h non cambia), con un’autonomia, in questo caso, di 520 km.
Buone impressioni
Credendo nel detto che non esiste una seconda occasione per causare una buona prima impressione, bisogna riconoscere che il Seal ha superato le aspettative nel primo contatto dinamico che BYD ha offerto ai giornalisti portoghesi con il suo ultimo lancio. In un’esperienza che è stata, naturalmente, breve (a breve, un test completo del modello qui su AutoGear), alla guida della versione più attrezzata della gamma, i primi elogi vanno alla posizione di guida molto corretta e coinvolgente, con particolare attenzione ai sedili anteriori dall’aspetto sportivo e con un notevole supporto laterale (come è tipico dei modelli del marchio), dotati, di serie, di regolazioni elettriche a otto vie.
Primi chilometri percorsi in modalità di guida Eco (ci sono anche le modalità Normal, Sport e Snow), con un ritmo tranquillo, ideale per apprezzare la risposta sempre pronta e intensa, ma lineare, dell’acceleratore e il silenzio quasi assoluto a bordo, al quale contribuiscono anche l’ottimo isolamento acustico dell’abitacolo e l’assemblaggio solido, che si traduce nell’assenza di rumori parassiti, anche su strade meno ben tenute – quelle che meglio dimostrano la competenza della sospensione a controllo attivo (un’esclusiva del BYD Excellence) nell’assorbire le irregolarità e spiegano l’elevato comfort di guida.
L’occasione non poteva essere persa per provare anche per qualche istante la modalità Sport, in cui la risposta alle richieste del pedale destro è ancora più rapida e sostanziale, evidente nella rapida accelerazione del Seal Excellence, sia nelle riprese sia dalla posizione di fermo. Le tortuose strade della Serra de Sintra hanno anche confermato una guida solida e fiduciosa, una buona stabilità direzionale e un comportamento in curva molto sano, con un volante ben tarato, comandato attraverso un volante che non ha difetti in termini di dimensioni e presa, che permette di seguire con precisione la traiettoria desiderata, con una parte anteriore che sembra anche eccellere per velocità e precisione. Tutto prime impressioni che verranno confermate molto presto in una prova completa.
Come già accennato, BYD non intende essere in alcun modo un marchio “low-cost”, in cui il prezzo è tutto, ma non rinuncia a una posizione commerciale competitiva. Nel caso in questione, e includendo sempre una dotazione di serie molto completa, Seal Design è proposto in Portogallo a partire da €46 990; con €47 990, è possibile accedere a Seal Excellence, in cui i mille euro di investimento aggiuntivo sono pienamente compensati, tra gli altri, dai 217 CV aggiuntivi, dalla trazione integrale e dalla sospensione attiva.
E se ci fossero dubbi sulle ambizioni di BYD per il mercato portoghese, basta guardare al suo calendario di novità per il 2024. A marzo arriveranno due versioni più accessibili di Dolphin; all’inizio dell’estate è programmato l’arrivo dell’aggiornamento di Tang e del nuovo Seal U, la variante SUV di Seal (proposta non solo in versioni completamente elettriche, ma anche in una variante ibrida plug-in, la prima proposta del genere del marchio in Europa); il lancio di Seal Y, ancora da svelare, è previsto verso la fine dell’anno.