La congressista del Minnesota, Angie Craig, ha riacceso il dibattito sugli atleti transgender negli sport femminili, condannando la legislazione proposta per limitare la partecipazione delle donne transgender nelle squadre femminili come “bigotta” e “ripugnante”. Rappresentando il secondo distretto del Minnesota, Craig si è espressa fortemente contro questi progetti di legge, che a suo avviso prendono di mira ingiustamente la comunità LGBTQ+ e le donne transgender in particolare.
La posizione di Craig è emersa in risposta al Protect Women’s Sports Act del 2020, proposto dall’allora rappresentante Tulsi Gabbard, che mirava a limitare la partecipazione delle donne transgender negli sport femminili finanziati a livello federale. “Sono orgogliosa di stare con le donne queer e transgender di fronte all’intolleranza,” dichiarò Craig all’epoca. Ha definito la legislazione “ristretta” e dannosa per la comunità LGBTQ+. Sebbene questo progetto di legge non sia avanzato, una nuova iterazione, il Protection of Women and Girls in Sports Act, è stata approvata nell’aprile 2023, attirando nuovamente l’attenzione sulla questione.
Il concorrente repubblicano Joe Teirab sta ora usando la posizione di Craig come un punto chiave della sua campagna per il suo seggio congressuale, appellandosi a coloro che vedono la partecipazione transgender negli sport femminili come ingiusta. “Gli uomini non dovrebbero competere contro le donne negli sport,” ha scritto Teirab su X.com, evidenziando un recente rapporto dell’ONU che afferma che molte atlete donne hanno perso medaglie a favore di concorrenti transgender. “Per la stragrande maggioranza degli americani e dei minnesotani che credono che gli uomini non dovrebbero competere contro le donne negli sport, stai chiamando @AngieCraigMN transfobici, bigotti e pieni d’odio?” ha continuato, cercando di sfruttare le parole di Craig per dipingerla come scollegata dall’opinione pubblica.
Il dibattito è tutt’altro che ipotetico per atleti come Payton McNabb, una giocatrice di pallavolo delle scuole superiori che ha subito un trauma cranico dopo che un’atleta transgender ha colpito una palla verso di lei, causando una paralisi parziale. McNabb ha da allora parlato contro la competizione di sesso misto negli sport, testimoniando anche davanti al Senato della Georgia. “Le donne semplicemente non possono prepararsi per quel tipo di ambiente di gioco,” ha detto McNabb. “Non può essere che la legge richieda che accettiamo questo come il prezzo per giocare negli sport femminili.”
I sostenitori delle restrizioni sugli atleti transgender sostengono che le differenze biologiche in termini di forza e velocità creano squilibri intrinseci nella correttezza competitiva e nella sicurezza. D’altra parte, Craig e i sostenitori dell’inclusività sostengono che le donne transgender meritano pari opportunità e accesso alle stesse esperienze atletiche.
Con il giorno delle elezioni che si avvicina, questa questione controversa potrebbe influenzare la corsa del secondo distretto del Minnesota e intensificare ulteriormente la conversazione nazionale su genere, sport e inclusività.