Il rappresentante del team, Alessandro Alunni Bravi, ha svelato il loro nuovo design presso il storico Guildhall nel distretto finanziario di Londra. Secondo Bravi, l’identità del team sarà modificata per gare specifiche. Precedentemente conosciuto come Alfa Romeo, il team con sede in Svizzera si chiamerà ora F1 Team Stake per le stagioni 2024 e 2025 prima di passare al team ufficiale Audi nel 2026.
Bravi ha spiegato: “L’anno scorso, avevamo due nomi di team diversi – Alfa Romeo F1 Team Stake in alcuni paesi e Alfa Romeo F1 Team Kick.” Ha aggiunto ulteriormente: “Quest’anno, avremo anche due nomi di team diversi a seconda dei paesi in cui gareggiamo, per rispettare le leggi locali. Nelle regioni dove la pubblicità sul gioco d’azzardo è limitata, utilizzeremo Kick nel nostro nome di team.”
Il nome ufficiale del telaio del team è Kick Sauber, ma Bravi ha menzionato che il secondo nome formale sarà rivelato presto. I diritti di denominazione per il telaio sono stati acquisiti da Kick.com, una piattaforma australiana di streaming live online di proprietà di Easygo Entertainment Pty Ltd, che possiede anche Stake.com.
Nonostante il rebranding, la formazione del team rimane invariata con Guanyu Zhou dalla Cina e Valtteri Bottas dalla Finlandia. Loro puntano a migliorare il nono posto ottenuto nella stagione precedente. La nuova auto C44 presenterà una livrea nera e Fluo Racing Green, con il direttore tecnico James Key che afferma che è più raffinata e aggressiva rispetto al modello dell’anno scorso.
Key, che è entrato nel team dalla McLaren nel 2023, ha espresso il suo entusiasmo per la nuova auto, dicendo: “È un’auto più avanzata e ambiziosa con un potenziale maggiore.” L’auto subirà un shakedown a Barcellona venerdì prima di ulteriori test in Bahrain.
Bottas ha condiviso i suoi pensieri sulla nuova auto, affermando: “La nuova C44 sembra decisamente diversa, sia in termini di aspetto che di aspettative sulle prestazioni. Come squadra, dobbiamo massimizzare il potenziale di questo pacchetto, che mostra grandi promesse. Nient’altro conta.” (Reportage di Alan Baldwin)