Max Verstappen ha suscitato una nuova controversia in Formula 1 dichiarando che l’Oscar Piastri della McLaren è “troppo bravo” per essere relegato a un ruolo di secondo pilota, spingendo la narrativa che il giovane australiano non dovrebbe suonare il secondo violino rispetto al compagno di squadra Lando Norris. Tuttavia, Piastri è stato rapido nel negare di essere stato incasellato in un ruolo di supporto, nonostante la recente decisione della McLaren di dare priorità a Norris nella loro corsa al campionato.
Con la McLaren che sostiene pubblicamente Norris nella sua lotta per il titolo, la situazione è diventata un argomento caldo. Il team con sede a Woking ha confermato prima del Gran Premio dell’Azerbaigian che Norris, posizionato più in alto nella classifica piloti, sarebbe stato prioritario mentre puntano a un doppio campionato. Norris è dietro Verstappen di 52 punti, mantenendolo in corsa per il titolo, mentre Piastri è due posizioni più indietro.
Nonostante la strategia del team e il chiaro vantaggio di Norris, Piastri ha ottenuto due vittorie in questa stagione, rispetto alle tre di Norris, e rimane un asset fondamentale per la McLaren. Ha recentemente rivelato la sua disponibilità a sacrificare una vittoria per sostenere le aspirazioni al campionato del suo compagno di squadra. Tuttavia, i commenti di Verstappen hanno sollevato interrogativi su se Piastri debba essere contento di tale accordo.
“Oscar sta operando a un livello troppo alto per essere utilizzato come numero due,” ha detto Verstappen, evidenziando la sua convinzione che Piastri sia in grado di competere per le vittorie e non dovrebbe essere relegato a un ruolo di supporto.
Mentre Piastri apprezza il sentimento di Verstappen, rimane concentrato sulle proprie prestazioni e nega di vedersi come un subordinato di Norris. “Non la vedo in questo modo,” ha detto Piastri, rivolgendosi ai media. “Abbiamo entrambi la stessa auto, le stesse opportunità, e il mio compito è ottenere risultati.”
Il pilota australiano, che ha impressionato nella sua stagione da rookie, ha ribadito che le decisioni strategiche della McLaren non sminuiscono le sue ambizioni. “Se performo bene e lo merito, ci proverò. Non sto rinunciando a tutto per il bene di Lando. Baku è stato un esempio perfetto di come possiamo entrambi competere,” ha dichiarato, riferendosi al GP dell’Azerbaijan, dove il team ha adottato un approccio equilibrato tra i suoi piloti.
Tuttavia, Piastri è anche consapevole degli obiettivi collettivi della sua squadra, comprendendo che forti prestazioni individuali contribuiscono naturalmente alla lotta complessiva della McLaren per il campionato. “Voglio performare al meglio delle mie possibilità. Questa è la più grande contribuzione che posso dare—sia per i miei risultati che per aiutare Lando nella lotta per il campionato. Se posso vincere, ci proverò. Se non posso, punterò comunque al miglior risultato possibile,” ha affermato Piastri.
Mentre le osservazioni di Verstappen hanno messo in luce le dinamiche interne della McLaren, Piastri è determinato a tenere la testa bassa e concentrarsi sul massimizzare il proprio potenziale nelle restanti sei gare della stagione. L’australiano sa che prestazioni costanti non solo rafforzeranno la sua posizione, ma aiuteranno anche la McLaren nella sua battaglia per detronizzare la Red Bull dalla cima della classifica Costruttori.
Con l’avvicinarsi della conclusione della stagione di F1, il dibattito sul ruolo di Piastri all’interno della McLaren continuerà a alimentare le speculazioni. Ma una cosa rimane chiara: il pilota australiano non si tira indietro nella sua ricerca di vittoria—indipendentemente dagli ordini di squadra.