Il mondo della musica piange la scomparsa di Phil Lesh, il visionario bassista e membro fondatore dei Grateful Dead, che è venuto a mancare all’età di 84 anni. Conosciuto per il suo stile pionieristico che univa rock, classica e influenze jazz, Lesh era il battito cardiaco della band iconica, unendo i fan attraverso la musica e la comunità. La famiglia ha confermato che è “morto pacificamente, circondato dai propri cari”, in una dichiarazione pubblicata sui social media, onorando il suo “lasciato di musica e amore”.
Il viaggio di Lesh è iniziato come violinista classico e trombettista jazz prima che la leggenda del rock Jerry Garcia lo reclutasse nei Grateful Dead nel 1965. Nonostante non avesse mai suonato il basso, Lesh accettò l’invito di Garcia, plasmando infine un suono che definisce il genere. Dalla vivace scena della controcultura di San Francisco, l’approccio improvvisativo di Lesh al basso—stratificato con arpeggi intricati e abbellimenti musicali spontanei—è diventato un marchio di fabbrica delle celebri performance dal vivo della band.
I Grateful Dead, alimentati dalla leale base di fan ‘Deadhead’ e da una passione incessante per la musica dal vivo, trascendevano le loro radici degli anni ’60 per diventare un’istituzione culturale. Conosciuti per i concerti marathon e le reinterpretazioni uniche di canzoni come “Sugar Magnolia” e “Truckin’,” ogni performance diventava un’esperienza fresca, grazie in gran parte allo stile fluido di Lesh. “È sempre fluido, ci adattiamo al volo,” ha detto una volta Lesh.
Lesh ha anche composto e cantato in diverse canzoni amate dalla band, tra cui “Unbroken Chain” e la profondamente personale “Box of Rain,” che ha scritto per suo padre. Le sue composizioni erano rare ma preziose, e spesso collaborava con il paroliere Robert Hunter, che abbinava le melodie emotive di Lesh a parole poeticamente inquietanti.
Nonostante abbia affrontato sfide di salute, tra cui un trapianto di fegato e due diagnosi di cancro, Lesh ha continuato a suonare e ispirare. Dopo che i Grateful Dead si sono ufficialmente sciolti nel 1995, ha guidato i Phil Lesh & Friends e ha persino suonato insieme a Bob Dylan. L’amore duraturo di Lesh per la musica è rimasto evidente attraverso le sue collaborazioni con i suoi figli negli ultimi anni.
Mentre i tributi arrivano da fan e musicisti di tutto il mondo, Lesh è ricordato non solo come un bassista, ma come l’anima dei Grateful Dead, la cui musica ha ispirato unità e gioia. Con le parole di Garcia: “Quando Phil è presente, la band è presente.” Per innumerevoli fan, la ‘Phil Zone’ sarà per sempre un luogo di suono trascendente e comunità duratura.