Nel mondo ad alto rischio della Formula 1, la rivalità in corso tra i team ha preso una nuova piega, con Red Bull e Ferrari che sollevano preoccupazioni sulla legalità dell’ala anteriore della McLaren. Mentre la McLaren continua la sua ascesa meteoritica da difficoltà a metà gruppo a diventare un serio contendente sia nel Campionato Costruttori che in quello dei Piloti, sono emerse domande riguardo alla flessibilità della loro ala anteriore, che potrebbe rappresentare un vantaggio decisivo.
Il ritorno della McLaren è stato a dir poco spettacolare. In appena 18 mesi, il team si è trasformato da un punteggio minimo a sfidare la Red Bull per il campionato. Questo miglioramento drammatico è stato alimentato da una serie di aggiornamenti, in particolare a partire da un significativo passo avanti al Gran Premio dell’Azerbaigian e continuando con una prestazione dominante in Austria. Da allora, la McLaren ha superato la Red Bull in nove delle ultime dieci gare, riducendo il vantaggio di quest’ultima a soli otto punti nel Campionato Costruttori.
Tuttavia, questo successo non è passato inosservato—né è stato messo in discussione. I team rivali, in particolare Red Bull e Ferrari, hanno concentrato la loro attenzione sull’ala anteriore della McLaren, che sembra flettersi sotto carico sulle rettilinee, per poi tornare in posizione durante la frenata. Tale comportamento, sebbene sottile, può fornire un vantaggio aerodinamico significativo e ha sollevato sopracciglia tra i concorrenti.
Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, quando è stato sollecitato sulla legalità dell’ala anteriore della McLaren dopo il Gran Premio d’Italia, ha evitato la discussione pubblica, affermando che la questione sarebbe stata affrontata privatamente con la FIA. La sua riluttanza a entrare nei dettagli pubblicamente suggerisce la gravità della questione. Christian Horner della Red Bull, pur non essendo così diretto, ha espresso preoccupazioni simili, notando il modo distintivo in cui McLaren e Mercedes stanno utilizzando le loro ali anteriori rispetto al resto della griglia.
La FIA, da parte sua, ha già iniziato a monitorare la flessibilità delle ali anteriori più da vicino dal Gran Premio del Belgio, utilizzando telecamere aggiuntive per raccogliere dati su come le ali si deformano sotto carico. Questa raccolta di dati fa parte di uno sforzo più ampio per comprendere l’estensione della flessibilità nei componenti aerodinamici e potrebbe informare le future regolamentazioni. Per ora, la FIA sostiene che tutte le ali anteriori controllate, inclusa quella della McLaren, hanno superato i test esistenti e sono considerate legali.
Tuttavia, la tensione sottostante rimane. Le preoccupazioni della Ferrari e della Red Bull suggeriscono una comprensione più profonda di ciò che è permesso sotto le attuali regolamentazioni o una frustrazione per non poter replicare il successo della McLaren all’interno dello stesso framework. La situazione ricorda le controversie passate in F1, dove i team hanno spinto i limiti di ciò che è accettabile, portando a cambiamenti nelle regolamentazioni o nei protocolli di test.
Con l’indagine della FIA che continua, incombe la possibilità che i rivali possano presentare un ricorso formale se credono che la flessibilità dell’ala anteriore della McLaren superi il limite. Un tale ricorso costringerebbe i commissari a prendere una decisione basata sulla formulazione delle regolazioni e sul contesto storico di casi simili.
Nel frattempo, la Red Bull, affrontando le proprie difficoltà con l’equilibrio e le prestazioni, potrebbe essere costretta ad adottare una tecnologia simile per l’ala anteriore se ritenuta legale. Come ha sottolineato Christian Horner, “Se è accettabile, devi unirti.”
Le prossime gare saranno fondamentali, non solo per la lotta al campionato, ma anche per come la FIA gestisce il delicato equilibrio tra innovazione e regolamentazione. Mentre i team spingono i limiti di ciò che è possibile, la risposta dell’organo di governo potrebbe plasmare il futuro del panorama competitivo della Formula 1.