Il Gran Premio del Giappone del 1976 al Fuji Speedway ha fatto un grande ingresso nel calendario della Formula 1, diverso da qualsiasi altra gara inaugurale. Ha segnato la conclusione emozionante dell’intensa rivalità tra Niki Lauda della Ferrari e James Hunt della McLaren per il titolo di campione di quell’anno.
Il Fuji Speedway ha aperto le sue porte per la prima volta nel dicembre del 1965 e ha ospitato una gara di Formula 3 con Jim Clark. Nel ottobre del 1966, il Fuji 200 ha visto Jackie Stewart emergere come vincitore, seguito da vicino da Bobby Unser.
Nei primi anni del decennio del 1970, l’industria automobilistica giapponese ha iniziato a lasciare il segno sul mercato globale. Era solo una questione di tempo prima che il prestigioso circo della Formula 1 arrivasse in Giappone.
Questo momento memorabile è arrivato il 24 ottobre del 1976, come ultima gara della stagione. Le speranze di Lauda per una vittoria consecutiva nel campionato sono state quasi spente in fiamme durante il Gran Premio di Germania.
Lauda, che è diventato il primo campione del mondo di F1 della Ferrari dal John Surtees nel 1964, ha avuto un buon inizio nella stagione del 76. Ha conquistato podi nelle prime sette gare, vincendone quattro. D’altra parte, il suo rivale e amico stretto James Hunt ha avuto quattro risultati di non terminato (DNF) e una vittoria controversa nel Gran Premio di Spagna.
Dopo un recupero impressionante, Lauda ha segnato punti nella sua gara di ritorno a Monza, terminando al quarto posto. Quando i contendenti per il campionato sono arrivati in Giappone per la finale della stagione, Lauda manteneva ancora un vantaggio di tre punti su Hunt.
A causa della forte pioggia vicino al Monte Fujiyama, la partenza della gara è stata posticipata per diverse ore. Tuttavia, alla moda di Bernie Ecclestone, lo spettacolo doveva continuare per onorare i contratti commerciali in corso.
Mario Andretti, partendo dalla pole position, ha conquistato la vittoria al volante di un Lotus. Questa vittoria ha segnato la sua prima dal suo primo trionfo in F1 in Sudafrica nel 1971. Al secondo giro, Andretti ha fatto una sosta ai box a causa delle pericolose condizioni della pista, affermando che la sua vita valeva più di un titolo di campione.
James Hunt, terminando al terzo posto, è rimasto piacevolmente sorpreso quando il suo team gli ha comunicato di essere il nuovo campione del mondo. Come previsto, ha festeggiato questa memorabile conquista con una festa che sarebbe stata ricordata per anni.
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